Redazione

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giovedì 1 dicembre 2011

In Farmacia lo Psicologo di Quartiere



A seguito della sperimentazione ormai conclusasi, lo psicologo in farmacia “ritorna” grazie alla collaborazione di professionisti privati che, in accordo con alcune farmacie di Milano e dell’hinterland, hanno dato nuova vita al servizio. A fine dicembre 2008 la Giunta Comunale di Milano deliberò l'avvio, in forma sperimentale, del progetto "Psicologo di Quartiere", con una durata di cinque mesi nelle Farmacie Comunali dell'Azienda Farmacie Milanesi, da estendere successivamente alle farmacie private in accordo con Federfarma.
Al tempo si scelse come zona di interesse Padova Crescenzago e Gratosoglio, ed il servizio anche se sicuramente utile non riuscì ad attecchire peculiarmente. La nostra cultura scientifica ci insegna che spontaneamente il sistema opera secondo gradiente, e così se un servizio si dimostra utile, naturalmente, diventa necessario.
Lo Psicologo di quartiere oggi spontaneamente ri-nasce nelle realtà urbane e rurali grazie ad una mediazione tra due professionisti sanitari, il farmacista e lo psicologo, ampliando così il ventaglio di utilità offerte ai cittadini dalla farmacie.
In alcune realtà del Centro Italia sono nati veri e propri "studi associati" di Giovani Psicologi, in cui liberi professionisti, ognuno con un dato numero di farmacie in cui effettuare il servizio, si confrontano cercando di "erogare un servizio unitario ed uniformare l’intervento nei confronti della cittadinanza, prevedendo un’adeguata formazione che abbia come obiettivo il recupero totale della persona e il suo reinserimento sociale", come riportato dal progetto varato dal Comune di Milano.
E' evidente che quindi le premesse del progetto varato dal Comune di Milano stiano avendo un riscontro pratico di naturale evoluzione del servizio, che, in accordo con i parametri indicati dagli ordini professionali, trova una buona collocazione grazie al rispetto della deontologia e dell'etica professionale di entrambi i soggetti attivi.
Dr.ssa Laura Vighi
Psicologa di Quartiere

A tal proposito abbiamo intervistato la dott.ssa Laura Vighi, psicologa e specializzanda in psicoterapia gruppo-analitica, che effettua il servizio presso un piccolo comune dell'hinterland milanese:



Dr.ssa Vighi, quale è il suo parere a proposito del progetto?
La collaborazione tra farmacisti e psicologi è una grande opportunità per entrambe le categorie e per il cittadino,  che può usufruire di  un importante servizio. L’idea di base,  è infatti proprio quella di avvicinarsi al cittadino tramite un luogo, come la farmacia, al alta frequentazione e nel quale è solitamente riposta  molta fiducia. Il vantaggio per il cliente è di poter incontrare il professionista comodamente e in luogo più “neutro”, privo di quell’aura di pregiudizio che in Italia ancora avvolge psicologi e psicoterapeuti. La consulenza offerta ha inoltre il vantaggio di essere economicamente vantaggiosa, grazie ad accordi effettuati tra la farmacia e il dottore, sempre nell’ottica di una maggiore accessibilità. Lo psicologo offre un servizio di consulenza psicologica volta a evidenziare e analizzare eventuali problematiche emotive e comportamentali della persona, impegnandosi a indirizzare il cliente, ove necessario, presso i servizi territoriali e/o privati. La speranza è di poter effettuare un’opera preventiva, portando alla luce tutti quei disagi subclinici che provocano sofferenza ma che spesso non arrivano allo studio del privato o al CPS .  È anche possibile proseguire i colloqui di sostegno per un tempo più prolungato senza successivi invii, ma rimanendo nell’area della consulenza. È infatti importante sottolineare che il servizio non si pone alcuna finalità terapeutica, muovendosi in un’area di sostegno-consulenza e primo screening, lasciando la psicoterapia a un setting più opportuno e ad esigenze diverse.
Chi si può rivolgere al servizio?
Tutti i cittadini, anche minorenni, che per qualsiasi motivo sentano il bisogno di un sostegno, di uno sguardo esterno di aiuto o di consigli sulle possibilità esistenti nell’area del sostegno psicologico.
Come si accede al servizio?
Ove è attivo il servizio, semplicemente prendendo l’appuntamento con il farmacista che darà le disponibilità.
Quanti colloqui si possono prenotare?
Non c’è un numero stabilito di incontri effettuabili, si modella a seconda delle esigenze portate dal cliente. Come già accennato se il problema riportato necessita di terapie o interventi psichiatrici, sarà dovere dello psicologo indirizzare il cliente ai servizi adeguati.
Dati i vantaggi di comodità, accessibilità economica e facilità di reperimento si auspica per il futuro una diffusione più capillare del servizio contando sulla collaborazione di un numero sempre maggiore di farmacie e psicologi pronti a mettersi in gioco in un’esperienza innovativa.




Dr.ssa Michela Cagnoni
Farmacista Milanese