Redazione

Direttore Responsabile - Dr. Mario Pipia
Direttore Editoriale - Dr. Luigi Congi

lunedì 6 maggio 2013

Brain Storming con i Medici Allergologi - Farmacisti nella Catena della Prevenzione e Cura delle Allergie - A cura del Presidente Dr. Mario Pipia


Cari lettori, con questa vorrei rendervi partecipi di una mia esperienza che, alla fine, si è rivelata interessante ed ha, a mio parere, aperto delle possibilità per il futuro nostro e del sistema farmaceutico. A Fine Febbraio, sono stato invitato a partecipare come relatore ad un convegno di Medici Allergologi organizzato dalla Associazione Italiana Medici AllergologiInizialmente sono rimasto basito, in quanto non sapevo e non riuscivo a farmi un’idea di cosa poter spiegare ed illustrare a dei Medici Allergologi. Poi, fulminato sulla via di Damasco, ho pensato di illustrare loro ciò che succede in farmacia: come si comportano i loro pazienti, quali farmaci scelgono se di marca, generici o pubblicizzati, le domande che fanno e ciò che dimostrano di aspettarsi dal medico e dal farmacista.
Tralasciandovi tutta l’odissea vissuta per  recuperare i dati di vendita delle farmacie, e nello specifico quelli riguardanti le allergie, l’estrapolazione delle percentuali dei vari generici, co-marketing, brand, farmaci pubblicizzati, otc sop ecc.ecc., la ricerca infinita riguardante il consumo di omeopatici e di rimedi naturali. Ma soprattutto la realizzazione di slide (che non facevo più dai tempi della tesi di laurea) che rendessero il tutto il più accattivante ed interessante possibile, arriviamo alla giornata in questione.
Dalle ore 9 si succedono sul palco interventi di Professori dal nome altisonante che in maniera dettagliata, tecnica e scientifica parlano di farmaci per l’allergia e di come e quando prescriverli. Approfondiscono anche molto bene la parte di Farmacologia, che la trovo, da farmacista, anche molto interessante ed affascinate e che mi ripaga dell’impegno preso di presenziare all’evento. Ecco il mio turno: illustro le statistiche di consumo dei farmaci, illustro come e perché un loro paziente si reca in farmacia, le domande che pone, e come si orienta nella scelta del farmaco tra generico, brand, otc sop, omeopatico o naturale…rimanendomi qualche minuto a disposizione, ed essendo l’occasione molto ghiotta, decido di lanciarmi a braccio in proposte e richieste di collaborazione tra i farmacisti ed i medici specialisti in allergologia. Li per li, guardando la platea, mi convinco di non aver fatto breccia sugli auditori. Al momento dedicato alle domande aperte ai relatori, però, vengo da subito chiamato in causa dalla platea e dagli altri relatori stessi che appaiono incuriositi sia dal comportamento del cittadino al di fuori del loro studio che dalle mie proposte. Ne nasce così una discussione di confronto durata un’ora che ha spaziato da “i difetti del farmacista” a “i difetti del medico” ai “difetti del sistema sanitario” e relative proposte. Tutti manifestano il piacere di avere un farmacista tra loro, con cui possano confrontarsi e relazionarsi di cui lamentavano la precedente mancanza. Personalmente ho riscontrato in loro un forte bisogno ed una forte voglia di avere qualcuno sul territorio, che possa seguire e verificare il corretto comportamento sanitario da parte del loro paziente, che, come ho illustrato loro, è molto conosciuto dal farmacista e vicino al farmacista, sempre presente sul territorio.
Sono nate delle proposte, ovviamente da approfondire nelle dovute sedi e nei dovuti modi, di collaborazione, di continuità tra il prescrittore ed il dispensatore, affinchè il cittadino sia meglio seguito ed abbia un referente autorevole sul territorio che lo possa indirizzare al meglio sul da farsi, seguendo, ovviamente delle linee guida stilate dai medici stessi.
Queste proposte non mi sono apparse certo nuove, sapendo che anche i medici diabetologi ed i cardiologi hanno lo stesso sentire, mi ha però convinto ancora di più sentire che ancora un’altra categoria di medici ha le stesse necessità, e che il farmacista, seppur con i suoi difetti, è un attore indispensabile in tutti questi passaggi e che quindi, visti i ripetuti e recenti immotivati attacchi, può sempre trasformarsi in qualcosa che in fondo è già, autorevole referente della sanità e del sistema sanitario a disposizione del cittadino.
Certo quindi che questi discorsi vadano approfonditi e deciso ad approfondirli, sono tornato a casa, soddisfatto per aver forse cominciato a costruire.

Dr. Mario Pipia
Presidente Agifar Milano Lodi Monza e Brianza

venerdì 3 maggio 2013

Congresso Europeo degli Studenti di Farmacia - La voce dei protagonisti

L'Associazione Italiana Studenti di Farmacia, AISFA, ha ospitato a Catania l'evento più importante dell'anno dell'European Pharmaceutical Students' Association: il "36th EPSA annual Congress". Per una settimana, da lunedì 22 a domenica 28 maggio, 400 ragazzi da tutta Europa si sono incontrati nella città sicula per confrontarsi, conoscersi, dialogare, divertirsi e rafforzare sempre più una rete che da decenni lavora fianco a fianco degli studenti universitari di Farmacia: perchè se gli uomini passano, e le idee restano, l'EPSA ne è uno dei più limpidi e fermi esempi. La sveglia suona ogni giorno molto presto: alle 8,30 bisogna essere davanti alla reception in attesa dei pullman. Arrivati in centro, si comincia subito il primo dei seminari proposti: specializzazioni, differenze tra studio teorico e pratica, ed evoluzioni possibili del mestiere di farmacista, alcuni degli argomenti. Poi ci sono i gruppi di lavoro, in cui ogni studente può scegliere quale tema affrontare: consigli su come prendere decisioni circa la propria carriera universitaria e lavorativa, discussioni sull'utilizzo di antibiotici, confronti sui diversi sistemi europei di welfare in ambito sanitario, relazioni sulla violenza domestica, e dibattiti circa l'EPSA. Certo è che l'ambiente (aule dell'Università degli studi di Catania) e gli argomenti trattati durante il giorno fanno pensare al Congresso come a una noiosissima settimana in cui l'unica differenza dall'andare alla normale lezione universitaria è che li si parla solo inglese (differenza comunque non trascurabile, dato che noi italiani in genere siamo abbastanza carenti nel parlare questa lingua). La sera però, grazie alle serate organizzate dai ragazzi dell'AISFA Catania (sempre tra l'altro molto disponibili e gentili, oltre che simpatici), si balla, ci si diverte, si assaggiano e bevono le specialità opportunamente preparate di ogni nazione presente, si fa conoscenza e, perchè no, si cerca l'anima gemella: che poi la si trovi o no, poco importa, l'EPSA Spirit sentenzia che bisogna vivere esperienze divertenti e quanto mai varie perchè un individuo possa raggiungere la sua completa formazione. Sabato è stata la giornata più importante dell'intera settimana: i Delegati Ufficiali di ciascuna nazione presente eleggono il nuovo direttivo, dal Presidente ai quattro Vice-Presidenti, dal Segretario al Tesoriere a tutti i Coordinatore degli ambiti in cui l'EPSA lavora. E' sicuramente motivo di grande orgoglio per l'AISFA, per il suo Presidente Guido Gangarossa, e per tutti gli iscritti, che un'italiana, la catanese Sonia Colianni, sia stata eletta come Central IMP, ossia Coordinatore per lo sviluppo del progetto di mobilità individuale: si occuperà dunque di placement in aziende farmaceutiche europee per studenti e neolaureati. I prossimi meeting EPSA quest'anno saranno: a luglio a Zadar, in Croazia, e a Valencia ad ottobre. Il prossimo anno, invece, a febbraio ci si troverà a Bruxelles, mentre il congresso più importante sarà ad Oslo ad aprile.
Tutti appuntamenti sicuramente da non perdere!


Massimo Marengo
Dirigente Azione Universitaria
Corso di Laurea in Farmacia e CTF
Università degli Studi di Pavia




lunedì 22 aprile 2013

L'Agifar al Cosmofarma Exhibition 2013

Anche quest'anno l'Agifar di Milano Lodi Monza e Brianza non manca all'appuntamento nazionale del Cosmofarma Exhibition.
Come consuetudine biennale l'evento si è svolto presso la Fiera di Bologna dal 19 al 21 Aprile sancendo la 17° Edizione di questo importante momento di confronto nel mondo della farmacia. Migliaia di farmacisti provenienti da tutto il territorio nazionale hanno potuto incontrare direttamente le aziende promotrici e gli enti che sostengono il mondo del farmaco dalla produzione alla distribuzione con particolare attenzione all'utente finale, il paziente. In questa importante occasione il Consiglio dell'Agifar di Milano Lodi Monza e Brianza ha partecipato attivamente nell'assemblea della Fenagifar, svoltasi Sabato Mattina e con grande interesse al Convegno organizzato dalla stessa Fenagifar nel pomeriggio. Tema centrale dell'incontro sono stati i quadri prospettici della figura del farmacista e della farmacia alla luce delle attuali evoluzioni. Un'importante presa di coscienza da parte di tutte le Associazioni dei Giovani Farmacisti distribuite su tutte il territorio nazionale con il puro indirizzo di stimolare il confronto tra le nuove generazioni di fronte a questa importante sfida per la nostra professione. Anche quest'anno, quindi, a Bologna, Cosmofarma è stato un bel momento di condivisione tra tutti i Farmacisti Italiani, ma soprattutto un punto di partenza e stimolo per far crescere la nostra professionalità.

Dr. Luigi Congi
Direttore Editoriale de Il Giornale dei Giovani Farmacisti
Consigliere Agifar Milano Lodi Monza e Brianza


Rubrica Scientifica - Il Goji Selvatico come Alicamento.

Negli ultimi anni si sente sempre più parlare di cibi non modificati, privi di
coloranti e conservanti, senza grassi animali o zuccheri aggiunti; il biologico sta guadagnando un vasto mercato e questo perché le persone si rendono conto che una sana alimentazione può aiutare a mantenere realmente l’organismo in salute, può contribuire in maniera importante al nostro Benessere. Per sana alimentazione si intende consumare alimenti  Freschi di Stagione nel giusto equilibrio tra zuccheri sia semplici (frutta di stagione) sia composti (cereali integrali), carboidrati e proteine (sia animali ma anche vegetali quali i legumi) e quella componente fondamentela che è rappresentata dai grassi polinsaturi (omega 6 e 3 in rapporto 1:3) contenuti nei semi oleosi (semi di lino, di canapa, di sesamo, di girasole,etc...) e nella frutta secca (noci, mandorle, pistacchi, nocciole..), fibre,vitamine e sali minerali. A tal proposito vi sono degli alimenti che possono essere tranquillamente definiti Supercibi Funzionali perché estremamente completi e ricchi di tali nutrienti tanto da risultare molto importanti per le funzioni di base dell’organismo. Iniziamo a parlare di quello che è considerato il più “energetico” di questi Alicamenti: il GOJI SELVATICO.
Pianta di Goji

Arbusto deciduo perenne, ne esistono due specie: il Lycium barbarum e il Lycium
chinense entrambe della famiglia delle Solanacee (che include tra le altre la patata, il pomodoro, la melanzana, il tabacco, il peperoncino e la Belladonna). Il nome Goji è stato creato nel 1973 dall’etnobotanico nord-americano Bradley Dobos; i frutti sono bacche rosse che crescono su viti rampicanti spontaneamente nelle valli Himalayane,
della Mongolia, del Tibet e nelle province della Cina dello Xinjiang e del Ningxia.
Vengono coltivate da migliaia di anni e sono considerate un elemento essenziale nella
medicina cinese. Si raccolgono tra luglio e ottobre e non devono essere toccate con
le mani altrimenti si ossidano. Il goji è utilizzato da oltre 2000 anni in Tibet per gli
effetti positivi sul fegato, rene, sostegno della vista, energetico ed immunostimolante.
Oggi le bacche di goji sono presenti anche nel mercato occidentale, soprattutto in
Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti, essiccate o in concentrato miscelato con altri
prodotti quali succhi di frutta, tè, merendine, barrette, marmellate. Il loro sapore è
paragonabile a quello del mirtillo o lampone e fragola. Contiene 18 amminoacidi di cui tutti gli otto essenziali, anche tre amminoacidi ramificati (valina, leucina, isoleucina); 22 polisaccaridi di cui quattro esclusivi detti LBP 1,2,3,4 che costituiscono il 30% della polpa e responsabili del sostegno
immunitario e del potere adattogeno; acidi grassi essenziali omega3, omega6 e
omega9; 21 oligoelementi di cui in particolare il Germanio, potente antiossidante
(utile nell’ischemia acuta, nell’ictus, nell’asfissia da monossido di carbonio), utile
nelle malattie degenerative quali il diabete, la cirrosi, l’epilessia, attenua gli effetti
collaterali dei trattamenti con le radiazioni. I carotenoidi contenuti sono beta-carotene
che sostiene la funzione visiva, luteina e zeaxantina che evitano la degenerazione della macula. La betaina (vitamina B15) riduce la stanchezza e protegge il fegato (disintossica da alcool e farmaci), neutralizza l’omocisteina. Nel goji si trova una particolare forma di vitamina C (vit AA-2betaG) con effetto antiossidante, riparatrice dei tessuti, sostegno per la produzione di collagene, pelle, cartilagini, tendini, legamenti e vasi; inoltre nelle bacche c’è un alto contenuto di vitamine A, B1, B2, B5, B6, E, magnesio.Le bacche possono essere inserite nella colazione, consumate insieme al latte oyogurt, eventualmente lasciate ammorbidire in poca acqua naturale o mangiate come spuntino e nello sportivo utilizzate subito dopo l’allenamento in quanto aiutano il recupero muscolare, attivando il GH endogeno. Possono essere utilizzate anche dai bambini e dalle donne in gravidanza. Essenziale per i vegani in quanto contiene tutti gli amminoacidi essenziali, indicato per tutte le persone che si attengono alle diete ferree, ottimo per aumentare le difese immunitarie, fondamentale come anti age in quanto contiene uno dei valori più alti di unità antiossidanti su frutta e verdura (30.000 unità ORAC).




Dr.ssa Serena Lattuada
Farmacista di Gallarate
Esperta in Fitoterapia


martedì 5 giugno 2012

Editoriale



Eccoci chiamati al non facile compito di riflettere su questo decreto “Cresci Italia”, che, con continue modifiche e puntualizzazioni, non risulta certamente chiaro e lineare. Molti sono i punti su cui si può discutere, e l’opinione che nasce è quella che la riforma non sia fatta in maniera organica e studiata, lasciando quindi dei gap e complicando la situazione.
Per principio questa riforma vuole introdurre 5000 nuove sedi tramite concorso, e per fare ciò è stato introdotto un abbassamento del quorum a 3300 abitanti. Guardando i dati relativi, risulta che in molte città d’Italia, ciò corrisponde già alla situazione reale, non verranno quindi aperte nuove farmacie, dimostrando che il nuovo quorum è sostenibile. Nella provincia italiana, invece, già con il quorum attuale sono presenti sedi vacanti, all’incirca 1000, che non trovano assegnazione; sono quelle sedi che nessuno vuole perché non sono remunerative e che, qualora non avvenissero dei cambiamenti sostanziali a sostegno delle zone disagiate, rimarranno tali. Ciò forse ci dimostra che il sistema, in quelle zone, non è sostenibile già con il quorum attuale e mi chiedo quindi se il nuovo limite risulti sostenibile o se invece non acuirà le differenze e i disagi del servizio tra la provincia e città, mettendo in crisi situazioni già difficili.
La modifica della modalità di concorso inizialmente mi lasciava soddisfatto per la possibilità per i giovani sotto i quarant’anni di associarsi, unire i titoli, e di concorrere alla assegnazione di una sede. Per la prima volta finalmente veniva fatto qualcosa esplicitamente per i giovani. Ora però questa norma verrà eliminata, poiché discriminatoria per altri colleghi ultra quarantenni. Rimane però la possibilità di associarsi. Essendo anche stati tolti i punteggi relativi alle prove d’esame (unica possibilità per il giovane farmacista fresco di studi di fare la differenza e arrivare ai primi posti della graduatoria), in barba alla tanto acclamata meritocrazia, risulta che, per poter ottenere un adeguato punteggio, un giovane farmacista deve necessariamente unirsi ad uno o più farmacisti più anziani, e che la società formatasi deve mantenersi per almeno 10 anni. La cosa risulta difficile e complicata, ma è addirittura impossibile se ad unirsi in società fossero farmacisti con anni di esperienza.
L’obbligo per il titolare di lasciare la direzione della farmacia al raggiungimento dell’età pensionabile (fermo restando il valore dell’esperienza quarantennale, che nel nostro campo vale più di tanti studi) mostra un segno importante nella nostra società, dove finalmente si fa spazio ai giovani concretamente. Con questa norma, molti giovani avranno la possibilità di essere nominati direttori, molte farmacie saranno messe in vendita, elasticizzando il mercato. Mi chiedo però perchè ciò si applichi solo alle farmacie e non a tutti i settori professionali, come medici, notai, gli avvocati, ma soprattutto perché ciò non si applichi anche alla politica. Visti i precedenti attacchi alla nostra professione, lo vedo come un segno molto pericoloso e non posso che nutrire qualche preoccupazione. Inoltre, con una norma del genere, per la prima volta viene separata la proprietà della Farmacia dalla direzione, lasciando intendere che in un futuro, forse non troppo lontano, la proprietà della Farmacia verrà aperta al capitale, ufficializzando (ciò che la nostra Agifar ha sempre denunciato) l’ingresso della grossa distribuzione e delle multinazionali nel servizio sanitario, distruggendo il sistema Farmacia come oggi lo intendiamo e rendendolo un semplice atto commerciale.
Una apertura sostanziale è stata fatta nei confronti delle parafarmacie, alle quali anche se non è stato concesso il farmaco di fascia c, sono stati concessi i farmaci veterinari e le preparazioni galeniche. Pur non discutendo la professionalità e la preparazione dei colleghi che lavorano in queste strutture, pongo l’attenzione sul fatto che la maggior parte delle parafarmacie aperte, e soprattutto quelle che godono di buona salute, non sono di proprietà di giovani farmacisti che hanno deciso di costruirsi un futuro investendo sulla propria professionalità, ma bensì di grossi gruppi economici. Per la prima volta quindi una ricetta (per adesso solo quella veterinaria e quella magistrale) esce dalla farmacia, andando in mano oltre che ai colleghi parafarmacisti anche alla grossa distribuzione, come precedentemente menzionato. Concedere quindi a questi soggetti economici di poter trattare farmaci veterinari su ricetta, e la possibilità di fare preparazioni galeniche crea un precedente molto pericoloso per la nostra professione e la nostra professionalità.
Oggi più che mai dobbiamo quindi essere noi che oltre a cavalcare il cambiamento in atto nella professione, dobbiamo farci avanti con proposte ed iniziative.
Vi invito quindi a contattarci per esporci le vostre riflessioni e le vostre iniziative.


Dr. Mario Pipia
Presidente Agifar Milano Lodi Monza e Brianza

Giovani Farmacisti nel Lodigiano Per Kirikù

 Casalpusterlengo (Lodi) - Nella Domenica del 1 Aprile sin dalle prime ore del pomeriggio si è riproposta l'iniziativa volta al sociale dell'Associazione Giovani Farmacisti delle Province di Milano Lodi Monza e Brianza e anche questa volta in collaborazione con la nascente Associazione Giovani del Lodigiano, sotto la Presidenza di Alessandro Punzi, farmacista lodigiano, e Roberto Punzi, nel direttivo esecutivo della stessa. A seguito della registrazione dei partecipanti, circa una ventina, si è svolto il Torneo di Tennis ad eliminazione diretta che ha portato un momento di Sport e Aggregazione rivolto al sociale. E' stato importante il contributo dell'I.I.S. Cesaris di Casalpusterlengo che ha visto nel suo alunno, Simone Cassinari (in foto premiato dal Presidente dell'Agifar Mario Pipia), il vincitore del torneo per la categoria Junior, e vincitore della sfida contro il primo classificato della categoria Senior, Federico Lupini, farmacista di Bergamo (in foto a destra durante la premiazione con il Presidente dell'Agifar Mario Pipia).
L'evento ha quindi visto coinvolti numerosi partecipanti tra concorrenti e pubblico, tra farmacisti e amici delle province di milano, lodi e pavia, ma evento più gradito è stata la partecipazione dei bambini della casa famiglia Kirikù di Cavenago D'adda, destinatari dei proventi dell'evento benefico. Al loro arrivo, intorno alle 17, due ore dopo l'inizio dell'evento,  è stato aperto un banchetto gentilmente offerto dalle associazioni a base di dolci fatti in casa, per festeggiare l'evento. Da Sempre i giovani Farmacisti - ha dichiarato il presidente dell'Agifar Mario Pipia (nelle foto durante le premiazioni) - sia per vocazione che volontà personali, amano poter mettere al servizio del prossimo le proprie capacità, le proprie conoscenze e le proprie forze. Ed in quest'ottica che si è realizzato questo momento goliardico e sportivo rivolto a favore dei bambini della Casa Famiglia Kirikù. Vorrei infine ringraziare per il successo dell'iniziativa il nostro consigliere del Lodigiano, Luigi Congi, farmacista di Zorlesco.


Dr. Luigi Congi
Consigliere del Lodigiano Agifar Milano Lodi Monza e Brianza
Direttore Editoriale de Il giornale dei Giovani Farmacisti







Riforma del sistema farmacie: resoconto della conferenza tenutasi presso la facoltà di Farmacia di Pavia



Riforma del sistema farmacie: resoconto della conferenza tenutasi presso la facoltà di Farmacia 


(tratto da  http://www.azioneuniversitariapavia.com)




La legge 24 marzo 2012 n 27, recante la conversione in legge del cosiddetto “decreto liberalizzazioni” prevede nell’ambito della distribuzione del farmaco una serie di novità, vediamo sintenticamente quali sono:  verranno aperte circa 5 mila nuove farmacie;  viene imposto un limite di età – 68 anni – per la direzione sanitaria delle farmacie;  vengono aboliti alcuni vincoli di orario d’apertura eliminando la soglia massima; viene data la possibilità di applicare sconti per la vendita al solo pubblico di tutti i tipi di farmaci.  Il legislatore ha previsto l’apertura di nuove sedi farmaceutiche  in forza all’abbassamento del coefficiente farmacie/abitanti che da 5000 (4000 per i grossi centri) è sceso a 3300, rendendo necessario la proclamazione di un concorso straordinario atto a coprire le sedi vacanti, che data la straordinarietà presenterà alcune variazioni: in primo luogo viene eliminato fra i criteri selettivi la prova d’esame, quindi sarà per soli titoli; tuttavia sarà possibile presentare una domanda di gestione associata vincolata che prevede la cumulabilità dei titoli.

L’incontro, come previsto, comincia alle 12,30 nell’aula 1 quanto mai gremita del dipartimento di Scienze del Farmaco.  Sono presenti  in qualità di relatori: la Prof.ssa Conti (Presidente Consiglio didattico facoltà di Farmacia) il Dott. Braschi (Presidente dell’Ordine provinciale farmacisti); il Dott Pipia (Presidente AGIFAR  Milano, Lodi, Monza e Brianza), il Dott. Salzano (Consigliere dell’Ordine provinciale farmacisti).
Modera il consigliere di facoltà – di farmacia – in quota azione universitaria  Massimo Marengo.
Il tema è dei più attuali e dibattuti, riuscendo a coinvolgere un pubblico non solo fatto di addetti ai lavori.
L’argomento liberalizzazioni,in qualunque ambito,  porta spesso allo scontro di vedute fra loro molto controverse, infatti per avere un dibattito quanto più possibile obiettivo ed eterogeneo sono stati invitati rappresentati di entrambi gli“schieramenti”, ovvero titolari e dipendenti.
Introduce Massimo Marengo ringraziando innanzitutto la facoltà di Farmacia per aver concesso gli spazi e la Prof.ssa Conti in quanto rappresentante, il Dott. Congi per il supporto fornitoci nell’organizzazione dell’evento ed i relatori per la disponibilità.
Dopo il saluto rivoltoci dalla Prof.ssa Conti  per nome della Facoltà, vengono  proiettati dei video riguardanti il  tema in questione e che hanno come protagonisti il Ministro della Sanità Balduzzi, la Dott.ssa Racca in qualità di Presidente nazionale di Federfarma e il Dott. Mandelli, Presidente nazionale dell’Ordine dei Farmacisti ed infine un’intervista riporta l’opinione  di alcuni studenti di Farmacia. Non appena finiti i video Marengo sottopone al pubblico alcune slide nelle quali viene comparata la situazione pre e post riforma dando vita al dibattito coi relatori.
Il Dottor Pipia  ( a destra dopo Marengo)– chiamato ad esprimersi circa le modalità d’assegnazione delle nuove sedi –   palesa subito la sua contrarietà a questo tipo di concorso , arrivando a definirsi imbarazzato, poichè sebbene crei nuovi posti di lavoro avvantaggia, dati i criteri selettivi, solo chi un lavoro già ce l’ha.
In merito al limite di età si  esprime negativamente il Dottor Braschi (al centro nel riquadro in basso) definendolo un “esproprio della farmacia”, poiché  implica la scissione dei due ruoli – titolare e direttore sanitario – venendo meno quel carattere altamente professionale del farmacista.
Il Dottor Salzano (a sinistra nei riquadri) – al quale si chiede quali opportunità vede per i dipendenti grazie alla nuova legge –   asserisce che l’apertura di nuove farmacie avrà come unica conseguenza lo  spostamento di dipendenti, da una sede all’altra, senza creare di fatto nuovi posti di lavoro.
Da questo dibattito e dagli interventi degli studenti è emersa senza dubbio una disapprovazione diffusa in merito a questa riforma.  Abbiamo però ottenuto nuovi ed interessanti spunti di riflessione, sugli effetti a breve ed a lungo termine in tema di liberalizzazione. Un evento che potrebbe avere ritorsioni negative sulla collettività, a nostro avviso, sarebbe l’entrata tout court della GDO nella vendita dei farmaci al pubblico, dove come sottolineava il Dottor Braschi, venendo menuo la professionalità del farmacista si andrebbe incontro ad una politica di marketing aggressiva e sfrontata con il solo scopo di aumentare le vendite indipendentemente dalle necessità del paziente.  Un altro effetto su cui abbiamo riflettuto è la ricaduta sull’immagine del farmacista che ne uscirebbe senza dubbio sminuita, riducendosi da laureato professionista a  vittima delle logiche del marketing.


Massimo Marengo, Davide Bellavia